Gas radon: che cos’è?

11.04.2024 13:43

Il radon o rado (precedentemente chiamato niton o nito) è l'elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn e numero atomico 86.

Scoperto nel 1899 da Robert B. Owens e Ernest Rutherford, è un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento α del radio, generato a sua volta dal decadimento α dell'uranioPolonio e bismuto sono i prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del radon.

Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato in quantità significative.

Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che, accumulandosi all'interno di abitazioni, è la seconda causa di tumore al polmone, specialmente tra i fumatori[1][2]. Per ciò che riguarda i paesi industrializzati, recenti studi statistici effettuati dall'USEPA (United States Environmental Protection Agency) stimano circa 21 000 morti all'anno negli USA attribuibili al radon residenziale; simili valori sono stati stimati per studi effettuati nell'Unione europea[3].

In particolare, studi statistici effettuati nel 2005 hanno stimato per un campione significativo di paesi europei che il 9% delle morti per tumori ai polmoni e il 2% di quelle complessive per tumori sono attribuibili al gas radon residenziale[4].

fonte it.wikipedia.org/wiki/Radon

 

Dove si trova o si annida il radon in natura?

Il radon viene generato continuamente da alcune

 rocce della crosta terrestre ed in particolar modo da

 lave, tufi, pozzolane, alcuni graniti ecc.

Anche se si stima che le concentrazioni di radon siano maggiori nei materiali di origine vulcanica, spesso si riscontrano elevati tenori di radionuclidi anche in altri tipi di rocce sedimentarie (marmi, marne, flysh ecc.).

radon.iss.it/tag/mappe-radon-regioni/

 

Come mitigare i rischi: soluzioni alla minaccia radon

La miglior soluzione per proteggersi dal gas radon è la

 realizzazione di vuoti sanitari nelle fondazioni che, opportunamente ventilati, permettano la dispersione delle particelle di radon all’esterno dell’edificio. Quando non sia possibile realizzare i vuoti sanitari nelle fondamenta, abbiamo gli strumenti e le conoscenze per contrastare questo grave pericolo ambientale.

Altro mezzo efficace per ridurre le alte concentrazioni di radon è quello di usare degli scambiatori d’aria VMC con recupero di calore. I moderni sistemi di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) possono diluire moltissimo la concentrazione di radon presente nell’aula scolastica o nell’abitazione a patto che lo scambiatore d’aria sia in grado di ricondurre alla soglia “accettabile” la concentrazione di radon.

Senza scendere troppo nei dettagli tecnici, è consigliato scegliere un sistema di ventilazione che consenta di gestire una leggera sovrappressione (o pressione positiva) nell’ambiente ventilato.

In parole povere, la sovrappressione porta dentro il locale più aria di quella che estrae.

Tenendo conto del rischio radon, i sistemi della

 

 gamma VMC Helty per le scuole (Community) vengono

 forniti o possono essere configurati in fase di installazione in modo da consentire questo “sbilanciamento” (sovrappressione).

E poi, i sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) a doppio flusso con recupero di calore hanno il

 vantaggio di ridurre i rischi radon anche negli edifici già esistenti ove non si può intervenire diversamente.

 

 

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